Il quartiere più alto della Città Lugano è quello di Brè. Quest’ incantevole villaggio è attorniato da un anfiteatro naturale formato dalle montagne Boglia, che è il punto più alto del Comune di Lugano, 1516 m, e Pignodra.
L’abitato di Brè, a 800 metri di altitudine sul livello del mare, è esposto a Sud-Est e sorge su un pianoro generato dal passaggio del ghiacciaio dell’Adda (lingua di Porlezza). Questa particolare configurazione trattiene un clima favorevole anche durante l’inverno, tant’è che dopo una nevicata, la neve si scioglie dopo poco tempo. Il Clima “mediterraneo” della zona permette una vegetazione tipica della Liguria.
La temperatura media annuale rilevata in 30 anni e di 9.8 gradi, solo 2 gradi in meno di Lugano città.
A conferma del clima mite, si possono ammirare le tipiche palme ticinesi, gli agavi, ed in generale una vegetazione subtropicale. Vi si può trovare un fiore protetto, l’inula, che trova terreno ideale in Svizzera solo a Brè e Gandria e all’estero in Croazia. Il vigneto più alto del Ticino si trova proprio a Brè sopra Lugano. Il paese, si presenta ancora con le viuzze in acciottolato e le case in sasso e al di fuori del paese la natura è intatta attirando migliaia di visitatori ogni anno.
Diversi punti panoramici offrono al visitatore delle vedute sul Monte Rosa (4554 m), Cervino (4478 m), il Dom (4554 m), e la montagna più alta della Svizzera, la Punta Dufour (4634 m), come pure vaste zone d’Italia, fino alle alpi marittime (a 230 km di distanza, confine Italia-Francia).
Il paese di Brè si posiziona sul 46° parallelo nord, quindi a metà tra l’equatore e il polo nord, un posto con un clima ideale per viverci e per questo ricercato.
Da Brè sopra Lugano verso Gandria, parte il sentiero naturalistico e archeologico.
La rilevanza di questo percorso è tale da essere iscritto nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti di importanza nazionale per le sue peculiarità geologiche, botaniche e le testimonianze archeologiche che vi si incontrano.
Il sentiero raggiunge l’attuale nucleo di Gandria, ma nel Medioevo questo paese si trovava nelle località di Lizzura e Scensc, sulle falde del Montebre, più in alto rispetto a d’ora e si è sviluppato vicino al lago solo in un secondo tempo, a partire dall’inizio del Trecento.
Oggi si possono osservare i resti del paese, che era locato su di un terreno terrazzato. Le case erano erette mediante la costruzione di muri a secco. Qui si trova anche una delle poche sorgenti d’acqua attive sul Monte Brè. Poco distante troviamo il Sasso della Predescia. Questo masso erratico presenta delle incisioni rupestri di grande interesse eseguite intenzionalmente dall’uomo, dalla datazione incerta ma certamente antichissima, 9/10mila anni fa. Si tratta di uno tra i più importanti massi coppellari della Svizzera italiana. Le numerose incisioni che conserva e la sua denominazione popolare “sasso delle streghe” fanno pensare a una funzione simbolica e religiosa. Degno di nota anche la sua ubicazione in un punto dominante, per cui appare, riguardato a distanza, quasi un altare per celebrare riti religiosi. Si ipotizza quindi che questo masso sia stato usato da “altare” e che le forme di culto ad esse legate siano state attuali fino ai primi secoli del Cristianesimo e oltre.
Le dimensioni del macigno sono di circa 6 x 4.4 x 5 metri ed è riccamente decorato con differenti incisioni: 100 coppelle dal diametro tra 1 e 12 centimetri, croci singole e doppie, forme di piede piuttosto piccole (di bambino o di donna), segni concavi, quadrati o ovali di varie dimensioni, isolati e congiunti da canaletti. La posizione del Sasso della Predescia, in equilibrio sul pendio che si tuffa nel lago, offre una prospettiva unica sul lago di Lugano e dei monti che lo circondano.